Leggi per capire di cosa si tratta

Tra i tanti strumenti a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni, la Pianificazione Energetico Territoriale è senza dubbio uno dei mezzi di maggior rilievo.

In maniera graduale, proprio grazie a questo valido aiuto, si sta cercando di coinvolgere le realtà territoriali nel difficile percorso verso la sostenibilità energetica, divenuta ormai un’esigenza imprescindibile per la comunità globale.

Attraverso la Pianificazione Energetico Territoriale è possibile mettere in pratica una solida strategia d’azione, capace di migliorare, in modo concreto, l‘efficienza energetica del paese, valorizzando tutte quelle che sono le risorse del territorio, come le fonti di energia rinnovabile.

La società specializzata Hexergia, con sede in Via Conforti, n. 25, a Cosenza, è in possesso di un notevole bagaglio di esperienza e professionalità, proprio nel settore della Pianificazione Energetico Territoriale.

Grazie alla creazione di analisi e studi in materia di pianificazione e programmazione energetica, l’azienda è in grado di offrire un valido servizio di redazione di Piani Energetici Territoriali.

Il Bilancio energetico

In materia di Pianificazione Energetico Territoriale è bene spendere due parole sull’importanza del cosiddetto Bilancio energetico.

Nel settore, con questo termine si è soliti indicare una relazione dettagliata che permette agli esperti di individuare i punti critici del sistema energetico attualmente in funzione, così da riuscire a stabilire la giusta misura di incidenza delle fonti rinnovabili, rispetto alle ormai obsolete fonti fossili.

Solo alla luce di un’attenta analisi del Bilancio energetico sarà possibile predisporre, con accuratezza, un Piano Energetico Territoriale, che si occupi di orientare le attività nella giusta direzione, gestendo l’apparato energetico alla luce di quanto emerso dallo studio della situazione.

In che modo si raggiunge il risultato

Come già accennato, il Piano Energetico Territoriale si pone come obiettivo il raggiungimento di un certo grado di sostenibilità energetica.

Ma quali sono, di fatto, gli strumenti e la metodologia utilizzati per lo scopo finale?

In primis occorre menzionare i Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), considerati veri e propri documenti vincolanti tra le parti.

All’interno di questa strategia a lungo termine, infatti, vengono prefissati, in dettaglio, tutti gli obiettivi energetici, con una indicazione puntuale di tutti quelli che sono i settori di intervento più idonei al raggiungimento del risultato.

Rientrano nell’ambito della Pianificazione Energetico Territoriale anche i Piani Energetici Regionali e Provinciali, strumenti che permettono a tali enti di programmare i vari interventi, regolamentando anche le funzioni degli Enti locali e le iniziative energetiche territoriali di soggetti pubblici e privati.

Proprio perché la cooperazione è alla base di qualsiasi tipo di operazione energetico territoriale, la collaborazione tra figure pubbliche e private è agevolata dal partenariato pubblico-privato (PPP), un modello di organizzazione e strategia amministrativa molto diffuso nella Pianificazione Energetico Territoriale, pur non essendo un istituto riconosciuto.  

Una volta azionata la macchina, infine, è opportuno monitorare i vari passaggi, per avere un quadro preciso dei progressi e delle eventuali lacune presenti nel piano.

Un buon sistema di monitoraggio si rivela uno degli strumenti più utili in questa fase, perché permette di controllare le azioni messe in campo, al fine di orientarle ed ottimizzarle.

Tra le metodologie più utilizzate troviamo, ad esempio, l’Inventario Base delle Emissioni (IBE), una tecnica studiata e predisposta per rilevare la quantità di anidride carbonica emessa nel territorio, in quel dato anno di riferimento, per poter fare un bilancio dell’andamento della Pianificazione.

Questi sono solo alcuni esempi degli strumenti e delle metodologie impiegati dagli esperti per portare a termine il piano di conversione sostenibile dell’energia oggi prodotta ed utilizzata.

La società specializzata Hexergia, grazie alle competenze specifiche, maturate in ambito energetico, è in grado di offrire formazione e assistenza ai tecnici della Pubblica Amministrazione, per favorire una migliore e consapevole Pianificazione Energetico Territoriale.

Per ulteriori chiarimenti sul ruolo dell’azienda nell’ambito delle politiche sostenibili, visita il sito internet www.hexergia.it o chiama il numero 0984/445881.

Scopriamolo insieme

Chi investe nelle operazioni edilizie finalizzate alla riqualificazione di edifici, al miglioramento della loro efficienza energetica e al potenziamento delle loro caratteristiche antisismiche ha il diritto di usufruire delle agevolazioni fiscali previste dal cosiddetto Ecobonus.

A queste principali ipotesi se ne aggiungono delle altre, riguardanti, ad esempio, gli interventi di ristrutturazione delle facciate, le attività di manutenzione del verde e l’acquisto di elettrodomestici.

Chiunque sostenga i costi di una delle sopra citate operazioni potrà beneficiare di una detrazione fiscale spalmata nell’arco di dieci anni, che rappresentano il tempo necessario per recuperare la somma anticipata, nei limiti e nelle varianti previsti dalla normativa di settore.

La società specializzata Hexergia ( 0984/445881), con sede in Via Conforti, n. 25, a Cosenza, esegue molti degli interventi che rientrano nelle previsioni dell’Ecobonus e lo fa grazie ad una squadra di professionisti qualificati, che opera per accontentare il cliente in ogni sua richiesta.

Nell’ambito delle agevolazioni menzionate, gli esperti della Hexergia si sono occupati, ad esempio, di isolamento termico dell’involucro e installazione di sistemi di smart home.

Una panoramica generale

Secondo il regolamento dell’Ecobonus, rientrano nell’applicazione delle detrazioni tutti i soggetti residenti e non residenti che possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile che sarà oggetto degli interventi di ristrutturazione e riqualificazione.

Nel dettaglio, possono richiedere l’applicazione degli incentivi:

  • le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni
  • i contribuenti che conseguono reddito d’impresa
  • le associazioni tra professionisti
  • gli enti privati e pubblici che non svolgono attività commerciale
  • gli Istituti autonomi per le case popolari e gli enti con le stesse finalità sociali, costituiti entro il 2013
  • le cooperative di abitazione a proprietà indivisa
  • i titolari di un diritto reale sull’immobile
  • i condomini, per gli interventi sulle parti comuni condominiali
  • gli inquilini
  • coloro che hanno l’immobile in comodato
  • il familiare convivente con il detentore o il possessore dell’immobile
  • il convivente more uxorio

Inoltre, la percentuale di detrazione dipende, essenzialmente, dalle modifiche apportate, tanto che, per abitazioni, stabilimenti produttivi e parti comuni dei condomini, la cifra cambia in base alla classe di rischio raggiunta.

Nel caso di una sola classe, infatti, si potrà detrarre fino al 70% della spesa (75% per le parti comuni dei condomini) mentre con due classi di rischio migliorate il totale aumenta fino all’80% (85% per le parti comuni dei condomini).

Infine, è bene ricordare che l’Ecobonus prevede anche una spesa massima sulla quale

calcolare la detrazione, che è pari a 96.000 euro.

Le ipotesi

Come anticipato, le agevolazioni previste dall’Ecobonus vengono concesse a chi investe in operazioni di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici.

Gli interventi relativi alla previsione normativa in esame sono:

  • la riqualificazione energetica degli edifici già esistenti, con lavori eseguiti allo scopo di conseguire un risparmio nel fabbisogno di energia primaria relativa alla climatizzazione invernale dell’intero immobile
  • gli interventi sull’involucro degli edifici, con riferimento a strutture opache orizzontali (pavimenti, coperture), verticali (generalmente pareti esterne) o finestre con infissi, delimitanti il volume riscaldato, verso l’esterno o verso vani non riscaldati
  • la predisposizione di pannelli solari incaricati di produrre acqua calda per uso domestico o industriale e chiamati ad occuparsi del fabbisogno di acqua calda in strutture sportive, piscine, istituti scolastici, università, case di ricovero e di cura
  • la sostituzione, parziale o integrale, degli impianti di climatizzazione invernale, ai quali vengono contrapposti impianti muniti di caldaie a condensazione ad acqua o ad aria
  • la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti che si servono di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione

In ogni caso, perché si possa sfruttare al meglio ogni vantaggio previsto e concesso dall’Eurobonus, è bene affidarsi ai professionisti del settore, persone qualificate in grado di fornire tutte le risposte necessarie a dirimere i dubbi in materia.

Compilando l’apposito modulo, è possibile richiedere l’assistenza degli esperti della Hexergia, sempre pronti a soddisfare le esigenze del cliente.

Tutte le informazioni utili a comprendere l’incentivo

Gli eventi sismici sono, purtroppo, una realtà frequente, con la quale il paese ha dovuto fare i conti molte volte.  

In un passato non troppo remoto, si ricordano momenti di grande timore che hanno cambiato per sempre la vita di chi si è trovato coinvolto in eventi sismici.

Occorre ricordare, a tal proposito, che l’Italia è una zona altamente sismica, caratterizzata da movimenti continui, anche se impercettibili.

Investire nella sicurezza e nella stabilità delle strutture è dunque assolutamente doveroso, perché si rivela il solo modo per contrastare i rischi e i pericoli legati alla comparsa dei terremoti.

Per incentivare attività di questo tipo, il cosiddetto Decreto Rilancio ha previsto importanti agevolazioni fiscali per tutti i soggetti che si impegneranno a sostenere spese finalizzate ad interventi di riduzione del rischio sismico.

Senza dubbio, la misura, denominata Sismabonus, ha incontrato il favore di molti e spinto tantissimi contribuenti a decidere di approfittare dell’occasione per mettere in sicurezza case ed edifici produttivi.

L’impresa specializzata Hexergia, di Via Conforti, n. 25, a Cosenza, offre un’accurata diagnosi sismica dell’edificio, individuando la relativa classe di rischio, per poi provvedere agli interventi strutturali antisismici.

I soggetti destinatari

La normativa del Sismabonus, esattamente come ogni altra agevolazione fiscale, ha elencato tassativamente quali sono le figure che hanno diritto ad accedere al bonus per gli interventi antisismici.

Nel dettaglio, i soggetti che possono usufruire delle agevolazioni previste dal Superbonus sono:

  • condomini
  • cooperative di abitazione a proprietà indivisa
  • persone fisiche
  • organizzazioni non lucrative di utilità sociale
  • istituti autonomi case popolari (IACP)
  • associazioni e società sportive dilettantistiche

In aggiunta, è doveroso precisare che per ottenere gli incentivi in esame è necessario che l’edificio destinatario degli interventi si trovi in una zona di rischio sismico 1, 2 o 3.

Prima di procedere, il contribuente dovrà consultare il sito della Protezione Civile, nel quale troverà indicazioni con le zone di rischio sismico per i Comuni italiani.

Interventi ammessi

In via preliminare è bene ricordare che gli incentivi previsti dal Superbonus si applicano alle spese antisismiche sostenute nel periodo che va dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

In questo arco temporale, possono beneficiare del bonus tutti i contribuenti che effettuano interventi di ristrutturazione mirati al miglioramento della prestazione sismica o alla riduzione rischio sismico che caratterizza l’edificio.

Anche per i fabbricati demoliti e poi ricostruiti è prevista l’applicazione dell’incentivo, purché si riesca a migliorare la classe di rischio sismico dell’immobile.

Grazie al Sismabonus è possibile ottenere una detrazione fiscale pari al 110% della spesa sostenuta per mettere in sicurezza edifici residenziali, stabilimenti a destinazione produttiva e parti comuni di condomini.

Al contribuente viene, però, richiesto un certificato di stato legittimo, ovvero un documento in cui il tecnico abilitato andrà a certificare l’assenza di violazioni edilizie, urbanistiche e catastali.

Le modalità di recupero

La modalità classica di recupero delle somme investite prevede il pagamento dell’intero importo al fornitore.

In questo caso il contribuente potrà rientrare dei costi grazie ad una detrazione fiscale pari al 110% del totale, da spalmare in cinque rate annuali dal medesimo importo.

Una seconda opzione prevede, invece, la cessione del credito d’imposta a soggetti terzi, effettuata dal contribuente dopo aver saldato il debito con il fornitore.

Infine, per avere un ritorno immediato, il soggetto che ha richiesto gli interventi antisismici può anche ricevere dal fornitore uno sconto immediato in fattura, al quale corrisponderà un compenso sotto forma di credito d’imposta pari al 110% del valore della fattura stessa.

Visita il sito internet www.hexergia.it o chiama il numero 0984/445881 per saperne di più.

Tutto quello che c’è da sapere sull’argomento

Il Superbonus 110% è un importante incentivo offerto al contribuente che ha necessità di effettuare alcuni specifici interventi di ristrutturazione.

Il beneficio, contenuto nel cosiddetto Decreto Rilancio, permette al soggetto interessato di rientrare dei costi sostenuti per le operazioni, attraverso procedure semplificate, seppur rigorose nei requisiti d’accesso.

A tal proposito è bene ricordare che, per poter ottenere le agevolazioni fiscali previste dal Superbonus 110%, è necessario rispettare determinate condizioni, indispensabili perché si possa richiedere la detrazione fiscale in questione.

Conoscere, nel dettaglio, tale particolare aspetto della disciplina risulta essenziale, per riuscire a sfruttare al meglio tutti gli incentivi di cui si può usufruire, massimizzando i vantaggi.

L’impresa specializzata Hexergia, di Via Conforti, n. 25, a Cosenza assicura ai propri clienti soluzioni evolute ed innovative, per realizzare con le imprese locali l’efficientamento energetico richiesto dal Superbonus 110%.

I soggetti beneficiari

Iniziamo analizzando quelli che sono i soggetti che possono avvalersi dei vantaggi previsti dal Superbonus 110%.

Le agevolazioni sono indirizzate a:

  • condomini
  • persone fisiche, fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su un massimo di due unità immobiliari (restano riconosciute le detrazioni per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell’edificio)
  • gli istituti autonomi case popolari (IACP) per interventi realizzati su immobili, di proprietà o gestiti per conto dei comuni, adibiti ad edilizia residenziale pubblica
  • le cooperative di abitazione a proprietà indivisa, per interventi realizzati su immobili in loro possesso o assegnati in godimento ai propri soci
  • le organizzazioni di utilità sociale senza scopo di lucro, le organizzazioni di volontariato e quelle di promozione sociale
  • le associazioni e società sportive dilettantistiche, solamente riguardo ai lavori destinati agli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.

Quando richiedere il Superbonus 110%

È bene ricordare che gli interventi previsti dalla normativa del Superbonus 110% devono riguardare immobili o condomini già esistenti.

La ragione di un simile requisito risiede nella necessità di impiegare le agevolazioni per migliorare l’efficienza energetica e le prestazioni sismiche dell’edificio interessato.

Per poter ottenere il Superbonus 110%, i lavori realizzati devono riguardare:

  • l’isolamento termico delle superfici opache inclinate, verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio o dell’unità immobiliare sita all’interno di edifici plurifamiliari che sia indipendente e disponga di accesso autonomo all’esterno
  • interventi condominiali volti a sostituire gli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria
  • interventi su edifici singoli per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale già esistenti con impianti che hanno le medesime caratteristiche di quelli appena elencati per gli interventi condominiali, con la previsione di caldaie a biomassa con prestazioni emissive almeno pari alla classe di qualità 5 stelle, per le aree non metanizzate
  • Interventi antisismici, operazioni realizzate su un edificio, per migliorarne la sicurezza in caso di sisma e, congiuntamente, anche la classe di rischio individuata in base alle linee guida del ministero delle Infrastrutture

Esistono, inoltre, degli interventi definiti trainati, ovvero validi per il Superbonus 110% solo se eseguiti in collegamento con uno dei lavori appena elencati.

Rientrano nella categoria, ad esempio, l’installazione di infrastrutture che si occupano della ricarica di veicoli elettrici negli edifici o il posizionamento di installazione di impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica e sistemi di accumulo integrati.

Ulteriori informazioni

Per poter beneficiare delle detrazioni fiscali, gli interventi di ristrutturazione devono garantire all’edificio un miglioramento pari almeno a 2 classi energetiche.

Laddove i lavori previsti non riescano, invece, ad ottenere il risultato, sarà comunque imposto il raggiungimento della classe energetica più alta.

Per dimostrare l’avanzamento è necessario l’attestato di prestazione energetica (APE), ante e post intervento, rilasciato da un tecnico abilitato.

Infine, perché il pagamento degli interventi risulti in regola con la normativa, il contribuente dovrà provvedere al saldo tramite bonifico bancario o postale parlante, dai quali si può risalire alla causale del versamento, al codice fiscale del beneficiario della detrazione.

È possibile servirsi anche degli appositi moduli di bonifico attualmente predisposti dalle banche per i pagamenti di ristrutturazioni edilizie ed ecobonus.

Contatta i professionisti specializzati della società Hexergia al numero 0984/445881 o all’indirizzo mail info@hexergia.it per avere ulteriori chiarimenti.

Analizziamo le agevolazioni previste dalla normativa di settore

Il Decreto Rilancio ha previsto importanti agevolazioni per tutti i soggetti che decidono di procedere alla realizzazione di un determinato tipo di lavori.

Le attività in questione, specificate nel dettaglio, rientrano nel novero delle operazioni mirate ad una riqualificazione energetica o ad una riduzione del rischio sismico degli immobili interessati.

Quando si parla di Superbonus 110%, inoltre, si è soliti individuare due tipi di interventi, che vengono denominati, rispettivamente, trainanti e trainati.

La sostanziale differenza tra i termini risiede nel fatto che i primi sono necessari ed indispensabili per poter beneficiare delle agevolazioni previste dal Superbonus, mentre i secondi saranno presi in considerazione dalla normativa solo se abbinati ai precedenti.

L’impresa specializzata Hexergia, con sede in Via Conforti, n. 25, a Cosenza, grazie ad un’esperienza ultratrentennale, offre ai clienti la possibilità di sottoporre la questione ad uno studio di fattibilità, al termine del quale l’azienda sarà in grado di stabilire la presenza dei requisiti necessari per richiedere il Superbonus 110, individuando la strategia migliore per sfruttare al meglio tutti gli incentivi del Decreto Rilancio.

Precisazioni generali

Come già accennato, potrà usufruire delle agevolazioni previste dal Superbonus 110% chi effettua interventi di riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

Il periodo di tempo utile per poter rientrare nella spesa secondo il bonus è quello che va dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

Il recupero avviene, sostanzialmente, nell’arco di cinque anni, segmento temporale in cui il costo totale verrà suddiviso in cinque rate dal medesimo importo.

In alternativa al classico metodo della detrazione fiscale, il soggetto interessato può richiedere uno sconto immediato in fattura, metodo che impone all’impresa o al fornitore di anticipare la spesa, salvo poi recuperare il bonus del 110%, sotto forma di credito d’imposta da usare in compensazione.

Differente è, invece, il meccanismo della cessione del credito, che prevede il pagamento dell’importo dei lavori da parte del contribuente, che successivamente opterà per la cessione del Superbonus 110% a soggetti terzi.

I tipi di intervento

In materia di Superbonus 110% è possibile classificare i lavori in base alle loro caratteristiche, inserendo ogni operazione all’interno di due macro insiemi.

Si è già detto che solo gli interventi cosiddetti trainanti possono accedere in via diretta alle agevolazioni fiscali previste, mentre per gli interventi trainati, il beneficio è subordinato al collegamento di questi con almeno un intervento trainante.

Ma quali sono, in dettaglio, i lavori che appartengono all’uno o all’altro gruppo?

Scopriamolo insieme.

Gli interventi trainanti

  • Isolamento termico

Rientra nella categoria di intervento trainante l’isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali o inclinate che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie lorda complessiva disperdente dell’edificio medesimo.

I lavori di isolamento termico sono solitamente eseguiti con la procedura del cosiddetto cappotto termico, che prevede il posizionamento di materiale isolante lungo le pareti esterne disperdenti, con incremento dello spessore delle pareti stesse e conseguente modifica di infissi, davanzali, ringhiere.

  • Sostituzione impianti di riscaldamento

Anche la sostituzione di impianti di riscaldamento rappresenta un intervento trainante.

In questo caso, i professionisti provvederanno al rimpiazzo dell’impianto, installando un modello a pompa di calore o a condensazione.

Stesso discorso può essere fatto per edifici singoli e villette, nei quali si interviene per operare la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti per riscaldamento, raffrescamento o fornitura di acqua calda a pompa di calore.

  • Interventi di adeguamento sismico

Altro intervento trainante è l’adeguamento sismico degli edifici.

Si tratta di particolari operazioni eseguite allo scopo di rendere gli edifici più resistenti all’azione sismica e, dunque, ai movimenti del terreno provocati dai terremoti, così da raggiungere i livelli di sicurezza previsti dalle norme tecniche in materia.

Gli interventi trainati

Fanno parte della categoria degli interventi trainati, che devono, quindi, essere affiancati a lavori trainanti per poter usufruire delle agevolazioni fiscali del Superbonus 110%, l’installazione di pannelli solari e di sistemi di accumulo integrati (solo se subordinata alla cessione al GSE dell’energia prodotta e non consumata), l’installazione di colonnine elettriche per la ricarica dei veicoli elettrici e la sostituzione degli infissi.

Per conoscere in maniera più approfondita quali lavori possono essere realizzati con il Superbonus 110% rivolgiti ai professionisti della società specializzata Hexergia.

Chiama il numero 0984/445881 o compila il modulo di contatto.

Tutta la verità sull’argomento

La decisione di procedere con l’installazione di un impianto fotovoltaico sta diventando, negli ultimi mesi, una scelta sempre più frequente per privati ed aziende.

Alla base di una propensione di questo tipo vi è, senza dubbio, un’esigenza di tipo economico, data dalla volontà di ridurre i consumi energetici e, dunque, il peso della bolletta.

Perché questo desiderio diventi realtà, però, è fondamentale conoscere bene la materia, così da optare per l’impianto fotovoltaico che maggiormente risponde alle specifiche necessità del caso.

Inoltre, dato l’innegabile costo iniziale dell’investimento, ragionare sulle varie tipologie disponibili sul mercato risulta un atto quantomeno doveroso, per avere la certezza di ammortizzare, in futuro, la spesa sostenuta.

In questo senso, l’impresa specializzata Hexergia, con sede in Via Conforti, n. 25, a Cosenza affianca i clienti in tutto il percorso d’acquisto e di installazione, offrendo anche un valido servizio di assistenza, gestione e controllo successivo.

Le agevolazioni

Quando si parla di risparmio, in materia di impianti fotovoltaici, non molti sanno che tutto può iniziare con il preliminare step dell’acquisto.

Tutto ciò perché chi decide di comprare un sistema di energia rinnovabile come questo deve fare i conti con l’inevitabile questione dell’investimento iniziale.

Già in questa prima fase, infatti, qualcuno potrebbe storcere il naso e pensare che, forse, non sia il caso di sostenere un costo così elevato, nella speranza di risparmiare in futuro.

È a tal proposito che si rivela provvidenziale la disciplina normativa di agevolazioni fiscali ed incentivi, rivolta proprio all’installazione di impianti fotovoltaici.

Con riferimento alla questione specifica, il Decreto Rilancio ha consentito al privato di usufruire di una detrazione fiscale al 110% per tutti gli interventi di installazione di pannelli solari su edifici privati, effettuati o da effettuare nel periodo di tempo previsto dalla norma (dall’1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021).

Così facendo, è possibile rientrare nei costi inizialmente sostenuti, ottenendo una cospicua riduzione delle somme da versare a titolo di imposta.

Inoltre, grazie alla vera novità, rappresentata da un’alternativa al classico sistema appena analizzato, si consente al cliente di richiedere uno sconto immediato in fattura, con una conseguente cessione del credito al fornitore.

In questo modo, i tempi di recupero dell’investimento sul fotovoltaico saranno decisamente più brevi e risparmiare sull’installazione dei pannelli per l’energia rinnovabile sarà un’operazione che parte dai costi stessi di realizzazione.

Risparmio e guadagno

Superato l’iniziale problema degli investimenti, è bene analizzare in che modo si può risparmiare grazie al funzionamento del fotovoltaico.

Il risparmio maggiore, invero, si ha nel tempo, analizzando l’andamento dei consumi annuali di energia elettrica.

Secondo gli esperti, già superata la metà della vita di un impianto, il possessore può sicuramente dire di essere rientrato nella spesa.

Inoltre, attraverso l’autoconsumo, è possibile migliorare lo sfruttamento e la gestione dell’energia richiesta dagli impianti domestici e commerciali, creando un sistema autosufficiente e sostenibile.

Grazie ad un incredibile livello di autonomia, infatti, l’energia prodotta sarà pulita e rinnovabile, priva di qualsiasi legame con i grandi distributori mondiali (con ulteriore abbattimento di costi).

La vera rivelazione, in ambito di risparmio sugli impianti fotovoltaici, arriva però dal fatto che un sistema di questo tipo permette al proprietario anche una sorta di guadagno.

Grazie ad un meccanismo ingegnoso quanto vantaggioso, tutta l’energia che viene prodotta, ma non consumata, verrà ceduta ad un’apposita rete e, per opera di una specifica convenzione con il Gestore dei Servizi Energetici, monetizzata attraverso calcoli tecnici.

Anche in questo caso, l’impianto fotovoltaico non farà altro che aumentare il già notevole risparmio derivato dall’acquisto.

Leader nel settore delle energie rinnovabili, la società Hexergia opera su tutto il territorio nazionale, con grande successo.

Per conoscere maggiori dettagli su come risparmiare con il fotovoltaico non esitare a contattare i professionisti al numero 0984/445881.

La nuova frontiera nell’ambito della condivisione di energia

Sempre più spesso, si sente parlare di comunità energetiche, nuove forme di organizzazione considerate il modello ideale per produrre e condividere energia.

Le comunità energetiche non sono altro che individui che utilizzano e sfruttano, collettivamente, impianti che producono energia pulita rinnovabile.

Questo spirito di compartecipazione porta con sé una vasta serie di vantaggi, tanto da coinvolgere, nel tempo, un numero sempre maggiore di fautori.

Inoltre, nel cosiddetto Decreto Milleproroghe, divenuto legge lo scorso febbraio, si è tornati a parlare delle CER (comunità di energia rinnovabile) a riprova dell’importanza riconosciuta alla materia, anche a livello internazionale.

L’impresa Hexergia, con sede in Via Conforti, n. 25, a Cosenza, opera su tutto il territorio regionale e nazionale, mettendo la propria esperienza a servizio della realizzazione di comunità energetiche, che producono e consumano energia proveniente da fonti rinnovabili.

Una panoramica sull’argomento

Come già accennato, le comunità energetiche danno ai propri membri l’opportunità di produrre energia grazie allo sfruttamento di fonti rinnovabili come, ad esempio, i pannelli fotovoltaici.

Il grande punto di forza di una collettività organizzata in questo modo risiede nel vantaggio di poter scambiare e, dunque, condividere tale energia con tutti i partecipanti alla comunità.

L’idea di fondo, in questo caso, è quella di vedere una collettività eterogenea di persone, formata da famiglie, privati e stabilimenti aziendali che diventa, contemporaneamente, produttrice e consumatrice dell’energia ricavata dalle fonti rinnovabili.

Ognuno, nella comunità energetica, dà il proprio contributo, installando gli impianti all’interno degli edifici di proprietà e permettendo a tutti di usufruirne liberamente.

Dal punto di vista tecnico, si specifica che le CER si basano su un impianto condiviso, che ha una potenza complessiva inferiore a 200 kW.

La normativa italiana

In Italia, ad oggi, non esiste una vera e propria regolamentazione della materia relativa alle comunità energetiche.

Nonostante questo, il fenomeno ha preso piede in maniera diffusa, tanto da attirare l’attenzione di esperti e tecnici del settore.

Esiste, però, una Direttiva Europea, che ha affrontato e disciplinato la materia, accolta dallo stato italiano, che dovrà ora adeguarsi a tali indicazioni sovranazionali, entro il termine massimo di giugno 2021.

Ad essere oggetto di attenzione è, in particolare, l’organizzazione della comunità energetica, intesa come organismo che consuma, produce e vende energia rinnovabile.

L’Italia, secondo le prescrizioni, dovrà provvedere alla realizzazione di una normativa capace di disciplinare, in maniera chiara e precisa, tutta l’attività delle comunità energetiche, compreso il loro prezioso contributo alla produzione di energia sostenibile del paese.

A tal proposito, è bene ricordare che gli unici incentivi governativi oggi previsti per la diffusione delle comunità energetiche restano le detrazioni fiscali per l’efficientamento energetico e l’Ecobonus.

I benefici

Gli incentivi previsti per la creazione di comunità energetiche trovano ragione nella convinzione (provata) che agevolare l’autoconsumo collettivo possa generare enormi benefici, sotto tanti punti di vista.

Si pensi, ad esempio, a comunità come quelle esistenti negli edifici condominiali, nei quartieri o negli stabilimenti produttivi.

All’interno di tutte queste aree circoscritte, un’energia condivisa porterebbe alla fine dell’egemonia dei grandi produttori energetici, rimpiazzati da un sistema autosufficiente e in grado di consentire ad ogni membro di gestire i consumi in maniera economica e, soprattutto, 

sostenibile.

L’energia pulita ricavata dai vari impianti verrà stoccata e utilizzata a livello locale, con una notevole riduzione dei consumi elettrici e, conseguentemente, anche delle emissioni inquinanti che hanno un impatto devastante sull’ambiente.

Inoltre, l’energia non fruita da un membro della collettività, per qualsiasi ragione, verrà ripartita tra coloro che, invece, ne manifesteranno il bisogno.

Visitando l’apposita sezione dedicata del sito internet di Hexergia è possibile avere un’idea più chiara sull’argomento.

Se, al contrario, si desidera parlare direttamente con i professionisti del settore, è sufficiente comporre il numero 0984/445881.

Come muoversi in merito

Al giorno d’oggi, sono in molti a prendere in considerazione l’ipotesi di un investimento nel settore del fotovoltaico.

La ragione di tale pensiero nasce dagli enormi benefici, in termini economici, prospettati dall’installazione di un impianto solare, capace di rendere l’edificio autosufficiente, con un notevole risparmio in materia di consumi.

Allo stesso tempo, vista la crescente esigenza nel campo della sostenibilità, il ricorso a fonti di energia rinnovabile ha spinto gli organi competenti alla creazione di specifiche agevolazioni, nate allo scopo di favorire il più possibile tali investimenti.

Conoscere bene il meccanismo dei pannelli fotovoltaici, così come tutti gli incentivi previsti in materia, può davvero fare la differenza, poiché si tratta di una scelta importante da prendere con la massima serietà.

L’impresa Hexergia, di Via Conforti, n. 25, a Cosenza, si occupa tra le altre cose proprio di progettazione, realizzazione, gestione, monitoraggio e controllo di impianti fotovoltaici, fornendo al cliente un’assistenza che copre tutti i passaggi che precedono e seguono l’atto di vendita.

Efficientamento energetico

Prima di analizzare i termini dell’investimento nel fotovoltaico, è bene spendere due parole sul concetto di efficientamento energetico.

Con il termine efficientamento energetico, gli esperti del settore sono soliti indicare l’insieme di tutte quelle operazioni nate allo scopo di ottimizzare l’utilizzo delle fonti energetiche.

In questo modo si ha la possibilità di contenere i consumi energetici, intervenendo su quello che è il rapporto esistente tra il fabbisogno energetico dell’edificio e il livello di emissioni che ne consegue.

Si tratta di un sistema ottimale per avviare lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili, dimostrando come queste siano in grado di apportare significativi benefici nella vita domestica di ciascuno.

Quello che è bene precisare, inoltre, è che nel settore del fotovoltaico il fine ultimo dell’efficientamento energetico è quello di ottenere un risultato soddisfacente con un miglior impiego di energia.

Il punto di partenza è rappresentato dalla cosiddetta certificazione energetica, ovvero un documento che rileva la classe energetica di un immobile, intesa come prestazioni e consumi energetici.

Con l’efficientamento, l’energia viene sfruttata in maniera più intelligente, garantendo non solo un risparmio a livello di costi di gestione, ma anche una trasformazione, in positivo, della soglia di emissioni inquinanti nocive per l’ambiente.

Tale breve analisi sul concetto di efficientamento energetico si è resa doverosa per poter comprendere appieno la ragione che ha spinto il Ministero dello Sviluppo Economico a prevedere il riconoscimento di alcuni incentivi rivolti a chi decide di investire nell’installazione di un impianto fotovoltaico.

I vantaggi

Dunque, oltre ai vantaggi riscontrabili in termini di sostenibilità e immissioni, chi si appresta ad effettuare un investimento nel fotovoltaico può contare anche su importanti agevolazioni fiscali.

Il Decreto Rilancio 2020, infatti, ha previsto delle novità proprio con riferimento all’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica su edifici privati, pubblici, ad uso pubblico o di nuova costruzione.

In tutti questi casi, è possibile portare in detrazione una somma pari al 110% della spesa sostenuta, purchè i lavori in questione si siano svolti o si svolgeranno nel periodo compreso tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021.

Allo stesso modo, le medesime agevolazioni, seppur con alcuni limiti di importo, spettano anche in caso di installazione (contestuale o successiva) di sistemi di accumulo, impegnati nello stoccaggio dell’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici e non immediatamente consumata.

Come per gli altri bonus disponibili, anche per il bonus fotovoltaico 110% è previsto il classico sistema di recupero dei costi attraverso una detrazione fiscale annua.

La novità, in questo caso, è data dal fatto che il privato che investe nel fotovoltaico può in alternativa richiedere uno sconto immediato in fattura, pari al 50%, cedendo il credito restante al proprio fornitore.

L’ipotesi appena prospettata è stata accolta favorevolmente, soprattutto in ragione delle lunghe attese previste per il classico recupero delle somme attraverso la detrazione fiscale.

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